Amministrazioni condominiale: compiti dell’Amministratore

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Amministrazioni condominiale, quali sono i compiti e i doveri dell’ Amministratore

Nell’ambito delle Amministrazioni condominiale è importante sapere quali sono i compiti e i doveri dell’Amministratore.

Di seguito l’elenco dettagliato:

  • La rappresentanza dei condomini ( amministrazioni condominiale). All’ Amministratore compete rappresentare i condomini e promuovere eventuali azioni giudiziali nell’interesse del condominio, sia contro i terzi sia contro i condomini.
  • deve comunicare i propri dati anagrafici e professionali e anche il luogo dove vengono tenuti i registri dell’anagrafe condominiale, verbali e revoche. Inoltre, la contabilità specificando i giorni e l’ora in cui possono essere visionati gratuitamente.
  • se viene richiesto dai condomini dovrà stipulare una polizza che lo copra da eventuali errori commessi nell’ambito professionale
  • in caso di lavori straordinari dovrà adeguare i massimali di polizza
  • ad affiggere sul luogo di accesso al condominio un documento dal quale risultino le sue generalità e i suoi recapiti, anche telefonici
  • ad aprire uno specifico conto corrente dedicato al condominio sul quale far transitare tutte le operazioni inerenti il condominio
  • consegnare tutta la documentazione in suo possesso in caso recesso della nomina riguardante il condominio e i singoli condomini
  • eseguire tutte le attività urgenti per evitare danni per gli interessi comuni
  • ad agire per il recupero forzoso delle somme dovute al condominio entro 6 mesi dalla chiusura dell’esercizio.

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Quali sono i doveri dell’Amministratore?

L’ Amministratore assume anche dei doveri ai quali non può sottrarsi.

Di seguito un elenco dettagliato:

  1. convocare annualmente l’assemblea per l’approvazione del rendiconto condominiale ( amministrazioni condominiale)
  2. l’Amministratore deve eseguire le deliberazioni dell’assemblea condominiale
  3. curare l’osservanza del regolamento di condominio
  4. disciplinare l’uso delle cose comuni e l’utilizzo dei servizi in modo tale che tutti possano goderne nel migliore dei modi
  5. riscuotere i contributi
  6. erogare le spese necessarie per la manutenzione ordinaria delle parti comuni dell’edificio e per l’esercizio dei servizi comuni
  7. compiere tutti gli atti per conservare le parti comuni dell’edificio
  8. curare gli adempimenti fiscali
  9. tenere il registro dell’anagrafe condominiale
  10. curare la tenuta del registro dei verbali delle assemblee
  11. curare la tenuta del registro di nomina e di revoca dell’amministratore
  12. l’Amministratore deve curare la tenuta del registro di contabilità, anche con modalità informatizzate
  13. conservare la documentazione riguardante la propria gestione
  14. fornire, in caso di richiesta, una attestazione riguardo allo stato dei pagamenti degli oneri condominiali e allo stato delle cause in corso
  15. predisporre il rendiconto condominiale annuale della gestione e convocare l’assemblea per la relativa approvazione entro 180 giorni.
     

Amministrazioni condominiali: L’Amministratore in caso di cattiva gestione può andare incontro a delle responsabilità.

Qual’e’ il compenso dell’Amministratore?

All’atto della nomina l’Amministratore deve comunicare all’Assemblea quale dovrà essere il suo compenso per l’attività svolta.
In caso di omissione la nomina è da considerarsi nulla.

Durata dell’incarico e revoca dell’amministratore

L’incarico dell’amministratore dura un anno e, in caso di mancata revoca, si intenderà rinnovato per un altro anno.
I condomini possono sempre deliberare la revoca dell’amministratore attenendosi alle regole del regolamento di condominio.
Se il regolamento non regolamenta la revoca dell’amministratore occorre una delibera dell’assemblea con la maggioranza dei presenti.
Per gravi motivi stabiliti dalla legge, l’Amministratore può esser revocato se sussistono gravi motivi dall’Autorità giudiziaria.

Quali sono i gravi motivi stabiliti dalla legge per i quali e’ prevista la revoca dell’amministratore?

Di seguito quanto stabilito dalla legge.

L’amministratore può esser revocato perché:

  • non comunica ai condomini la notificazione al condominio di un atto di citazione in giudizio (amministrazioni condominiale)
  • non effettua il rendimento dei conti nel termine di 180 giorni dalla chiusura della gestione condominiale
  • non convoca l’assemblea per l’approvazione dei conti
  • si rifiuta di convocare l’assemblea per la nomina di un nuovo amministratore
  • quando omette l’esecuzione di un provvedimento del giudice o dell’autorità amministrativa (ad esempio: il sindaco)
  • non da’ esecuzione ad una delibera dell’assemblea
  • omette di aprire il conto corrente condominiale
  • gestisce impropriamente il patrimonio del condominio
  • omette la comunicazione dei propri dati oppure li comunica in modo incompleto
  • si rifiuta di fornire dati aggiornati in merito allo stato dei pagamenti
  • non cura la tenuta dei registri obbligatori
  • non cura il recupero dei crediti e la relativa fase di esecuzione
  • cancella immotivatamente delle formalità di annotazioni nei registri immobiliari a tutela del condominio.
     

Per completezza di quanto fin qui esposto, se dovessero emergere delle gravi irregolarità fiscali o la mancata apertura del conto a nome del condominio, anche il singolo condomino potrà chiedere la convoca dell’assemblea per la revoca dell’amministratore.

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