L’amministratore di condominio è spesso chiamato ad intervenire quando la situazione è già degenerata tra condomini e a quel punto l’amministratore può dare consigli di buon senso e pratici che risolvono le controversie una volta per tutte.
L’amministratore di condominio è spesso la figura che, inevitabilmente, viene posta tra due condòmini litiganti. È la figura che, nell’immaginario, ha super-poteri in grado, con una o due lettere di richiamo, di far immediatamente cessare i rumori molesti tra le famiglie.
Quando però tutto questo, come spesso succede, non porta a buoni frutti, ecco che la funzione di dare qualche consiglio di buon senso può essere la strada più profittevole che l’amministratore può perseguire nell’ottica di aiutare i propri condomini a risolvere situazione difficili e spiacevoli per tutti.
Il caso forse più frequente si ha quando un condomino lamenta i rumori dei vicini che abitano di sopra: calpestio, trascinamento di mobili, oggetti che cadono, bambini che corrono, ecc.
L’inquilino disturbato sa di avere un problema grave che gli sta rovinando la vita perché spesso non riposa come potrebbe (se quello di sopra non lo disturbasse in continuazione).
Aggiungi che magari, si è accollato un mutuo trentennale, per coronare il sogno di avere una casa di proprietà e che, invece, si sta trasformando rapidamente in un incubo.
Aggiungi che magari si sono parlati e che i toni, velocemente, si sono alzati con le reciproche ingiurie del caso.
Ecco, spesso l’amministratore si trova a dover intervenire quando le cose stanno esattamente a questo punto.
Allora, giustamente, prova con le classiche lettere di richiamo ma sa già che, molto probabilmente, non avranno alcun risultato, se non l’indifferenza del destinatario che continuerà a fare quello che faceva perché convinto che “quello di sotto è un fissato e che lui ha il diritto di vivere a casa sua” (la quale ipotesi, tra l’altro, non può escludersi a priori).
Perciò quale consiglio ti posso dare in questi casi? Insonorizzati tutta la casa? No, troppo banale e troppo generico.
Per poterti dare un consiglio valido prima è fondamentale che tu rispoda a te stesso a questa domanda: “facciamo finta per un attimo che tu puoi insonorizzare casa tua, ma lo puoi fare in un solo ambiente, non due, soltanto uno: quale sceglieresti?”
Una domanda di questo tipo rivela istantaneamente dov’è realmente il problema nella tua casa e dove bisogna agire per andarlo a risolvere.
Nel 90% dei casi si dà come risposta, l’ambiente camera da letto, ma tu potresti rispondere anche il soggiorno-cucina o la stanza per lo studio.
Perciò, qual è ora il consiglio che mi sento di darti? Il consiglio di buon senso è questo: risolvi il problema di rumore della tua casa insonorizzando un solo ambiente, quello più problematico.
E perché dovrebbe funzionare? Ti faccio l’esempio più comune e difficile.
Film n. 1: Tu non dormi perché quello di sopra ti disturba. La mattina ti alzi con i capelli in piedi, vai nella sala, senti cadere uno spillo e questo ti manda su tutte le furie.
Ora domandati il problema è il rumore dello spillo in sé o è il fatto che il rumore dello spillo segue a tutti i rumori sentiti prima nella camera da letto e che non ti ha fatto dormire tutta la notte?
Film n. 2: Sempre tu hai una camera insonorizzata, dormi finalmente felice e beato indipendentemente dai rumori di quelli di sopra. Ti alzi rilassato e riposato, senti cadere lo spillo ed anche altri rumori più molesti….li sente sì, ma la tua reazione a questo punto è totalmente diversa, perché quei rumori non ti scatenano alcuna reazione, se non la totale indifferenza. Ecco che, di fatto, hai risolto il problema generale con l’insonorizzazione di una sola stanza.
Nel caso in cui oltre a questo hai altri problemi in condominio e vuoi fare un’analisi completa della situazione, richiedi qui sotto il check up condominiale gratuito.
Prenota un Check Up Condominiale
Leave a Reply