Come risolvere il problema dei rumori in condominio? Scopri la strategia che ha funzionato.

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Me lo ricordo come se fosse oggi. Da ragazzo d’estate andavo a fare il cameriere sabato sera e spesso tornavo a casa tardi stremato, crollavo sul letto e poi domenica mattina venivo puntualmente svegliato dai vicini che mettevano la musica a tutto volume e aprivano le finestre. Io mi svegliavo e non riuscivo più a dormire per quanto forte fosse la musica.

Era lì in quel momento che mi sono scontrato per la prima volta con il problema dei rumori in condominio.

In quel caso ha funzionato andare dai vicini e spiegargli la situazione in modo civile senza aggressività e senza attaccarli.

Non è stato facile tornare alla calma perché era già la terza settimana che si ripeteva la stessa storia ed ero veramente stanco, stressato e arrabbiato.

Ma facevo il cameriere ed avevo imparato a parlare con le persone anche quelle che non erano proprio molto simpatiche o particolarmente gentili. Avevo anche imparato che il sorriso apre molte porte e il modo calmo e pacato spiana la strada verso la comunicazione efficace. La sfida sta proprio nel fatto di riuscire a mantenere il sorriso e l’atteggiamento positivo e disponibile anche se la persona dall’altra parte inizia a innervosirsi. 

Cadere nel vortice del nervosismo alla fine porta al litigio, lo sapevo già, mi era successo tante volte in passato, ma il bello è che funziona anche al contrario. Se l’interlocutore si agita e mostra segni di arrabbiatura e tu al contrario continui a sorridere, parlare in modo calmo e positivo, dopo un po’ avviene la magia e il tuo interlocutore accetta il tuo modo di comunicare pacato e collaborativo.

Insomma, decido di andare a parlare con la coppia dei vicini melomani domenicali.

Me lo ricordo chiaramente. Suono alla loro porta e apre la moglie, io le chiedo con un bel sorriso come sta e le faccio i complimenti per la scelta delle playlist musicali. Mi risponde che il merito è del marito che nel frattempo si avvicina. Rinnovo i miei complimenti a quel punto direttamente al marito e inizia una piacevole conversazione sulla musica. 

Dopo che abbiamo parlato un 10 minuti abbondanti della musica, sposto gradualmente il discorso sul lavoro. E a quel punto loro mi chiedono: “E tu cosa fai d’estate starai tutto il giorno in spiaggia?”. Al che rispondo che in realtà sto andando a fare il cameriere la sera e li invito a passare nel ristorante dove lavoro. E così parliamo altri 10 minuti del ristorante e in modo quasi spontaneo dico che è bello fare il cameriere l’unico problema è che la notte torno non prima delle due e di conseguenza la mattina dormo fino alle 9.00/10.00.

Noto subito come cambiano le espressioni di viso della coppia e iniziano ad esprimermi il loro dispiacere per la musica, dicendo che da quel momento in poi non la accenderanno più prima delle 10.

Io li ringrazio e dico che lo apprezzo molto anche se capisco che di diritto a quell’ora potrebbero tranquillamente ascoltare la musica alta. 

La situazione si è incredibilmente capovolta: loro si mettono a convincere me che non va bene mettere la musica alta perché io sono un ragazzo lavoratore e volenteroso e per questo merito di poter riposarmi dopo la serata di duro lavoro.

Poi abbiamo ripreso a parlare della musica e ci siamo salutati in rapporti migliori di prima.

Da quel giorno in poi non ho più avuto il problema della musica alta che mi svegliava ogni mattina.

Sarà che erano persone tutto sommato equilibrate ed educate, sarà che non avevamo prima di allora problemi pregressi, ma sta di fatto che l’approccio di arrivare all’argomento in modo graduale quasi spontaneo, ha funzionato.

Non sono sicuro che un approccio più istintivo, più diretto e aggressivo avrebbe prodotto lo stesso risultato e soprattutto avrebbe risolto il problema. Purtroppo, alle persone piace prendere le decisioni da sole e non piace sentirsi imporre cosa possono e cosa non possono fare, anche se a dirlo è la legge o il regolamento di condominio.

Io con il mio modo di fare avevo messo i miei vicini in condizione di decidere loro stessi, senza chiedere direttamente di non ascoltare la musica prima delle 10 sabato e domenica mattina.

Successivamente avevo usato lo stesso approccio per risolvere tante altre questioni nella vita e ho visto che nella maggior parte dei casi ha funzionato.

Quindi è anche il consiglio che do a te per risolvere i rumori fastidiosi e molesti che stai vivendo con i tuoi vicini in condominio. Per quanto tu ti senta infastidito e stressato, per quanto la legge e il regolamento sia dalla tua parte, parti dalla fiducia e dall’approccio calmo, amichevole e positivo.

Dedica del tempo ad instaurare un buon rapporto iniziale prima di arrivare all’argomento e vedrai che molto spesso le persone saranno loro per prime a modificare il loro comportamento perché si sentiranno in colpa a creare il disturbo.

Al contrario, se vedono un approccio di imposizione e di pretesa – anche se legalmente valido – la reazione può essere l’opposto cioè di chiusura e di ripicca.

A questo punto non mi rimane altro che invitarti a mettere in pratica l’approccio che ha funzionato.

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